Chiude il dado Knorr, un’altra azienda lascia l’Italia

Il dado Knorr, il preparato per fare il brodo e insaporire le pietanze usato per decenni da milioni di famiglie italiane, si lascia alle spalle l’Italia. Unilever, la multinazionale olandese-britannica dal 2000 proprietaria dello storico brand, ha deciso di cessare la produzione dei classici dadi “dry” nello stabilimento di Sanguinetto, in provincia di Verona per delocalizzare in Portogallo dove il costo del lavoro è inferiore. Cisl, Cgil e Uil hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione convocando assemblee per decidere le azioni da intraprendere. La decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno considerando che a maggio erano previsti incontri per discutere il rinnovo dell’integrativo. Per il prossimo 5 giugno è fissato un primo incontro tra l’azienda e rappresentanze sindacali.

La multinazionale ha così avviato la procedura di licenziamento collettivo per 76 addetti mentre a un lavoratore a tempo determinato non verrà rinnovato il contratto. Una misura che segue a brevissima distanza la vertenza di appena un anno fa che ha portato a 28 uscite: misure che andavano incontro alle richieste dell’azienda di una riorganizzazione che aveva l’obiettivo di introdurre una maggiore flessibilità oltre a ridurre i costi e abbassare in modo significativo il prezzo per tonnellata di prodotto.