Cerquozzi a sostegno di Alfieri-“Riscoprire la bellezza della comunità”

“È difficile a volte comprendere le dinamiche astruse e spesso strumentali del dibattito del mio Partito – ha affermato Francesca Cerquozzi, consigliere comunale PD Veroli – Dal ‘cogito ergo sum’ si ha l’impressione di essere passati ad una sottospecie di pensiero tribale che si può riassumere in ‘appaio ergo sum’. Ma noi non siamo così, noi siamo una comunità bella che si spende per il bene comune, che compie errori, si interroga e cerca di migliorarsi continuamente. Comunità. Una parola bellissima del nostro vocabolario, non a caso declinata al femminile, perché la grandezza del movimento, o della rivoluzione se vogliamo, di cui le donne sono state protagoniste negli ultimi due secoli, è stata tesa a valorizzare i contenuti, le peculiarità e le grandi capacità offuscate per troppo tempo da una società gretta e intimorita del loro ruolo. Una sfida giocata sulla volontà di migliorare le cose con rispetto e tenacia e non con il fine di un titolone su un giornale o una comparsata in tv”.

“Sono convinta che tutto ciò che sta succedendo non è utile alle tante che ogni giorno cercano, in un mondo ancora troppo ostile, di affermare la propria competenza e preparazione – ha aggiunto Cerquozzi – In una comunità ci si sta sapendo distinguere la critica dall’offesa, il dibattito pubblico da quello interno. Troppo spesso si è silenti e accondiscendenti nel dibattito interno volto a costruire la linea politica e gli organismi dirigenti e invece sensazionalisti nel dibattito pubblico che dovrebbe invece esclusivamente valorizzare le decisioni del dibattito interno. Credo che tutti senza eccezione alcuna dovremmo riscoprire la bellezza di essere comunità, riappropriandoci ognuno del proprio ruolo nella consapevolezza che da un momento brutto si può uscire solo insieme e uniti e non cercando di emergere sparando su chi ci è più vicino. Il maschilismo esiste ancora, soprattutto in politica, e noi tutti lo dobbiamo combattere con tutte le nostre forze ma se vogliamo essere veramente incisivi e provare a sconfiggerlo dobbiamo prima capire che sí, può albergare nei palazzi del governo ma non dentro di noi”.