Boville-“Scioccanti le parole di Memmo Di Cosimo”

Il consigliere di minoranza Memmo Di Cosimo chiede rispetto per i suoi 1124 elettori
ma non presenzia alla cerimonia di convalida degli eletti e proclamazione del sindaco.
‘Se lo avesse fatto avrebbe ascoltato le mie parole: la campagna elettorale è finita, gli avversari ora sono cittadini di Boville. Sarò il sindaco di tutti’. Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Boville Ernica, Enzo Perciballi, al consigliere comunale di opposizione Memmo Di Cosimo che, domenica 25 giugno 2018, tramite una dichiarazione a mezzo stampa, ‘dopo 15 giorni di silenzio’ come lui stesso afferma, ha preso la parola “per indirizzare verso la mia persona e verso la carica istituzionale che ricopro accuse infondate, oltre che prive di senso e di ogni logica. A suo dire avrei dovuto condannare fantomatici ‘cori offensivi’ e altre situazioni di cui lo stesso consigliere di minoranza Di Cosimo parla. Lo avrei fatto se solo ne fossi stato a conoscenza. Pur essendo la massima autorità sul territorio di Boville Ernica infatti, purtroppo non ho ancora il dono dell’ubiquità, tantomeno ho il dono (o meglio la volontà) di poter controllare ciò che fanno o dicono i cittadini di Boville. Lui al mio posto sicuramente lo avrebbe fatto, forse è anche per questo che non ha vinto le elezioni”.

“A proposito poi del corteo che lui definisce ‘delle scorse elezioni’, ossia quelle del 2013 in cui Memmo Di Cosimo concorreva con la lista ‘Insieme per Crescere’ del dottor Piero Fabrizi, secondo lui allora non ci furono gesti scorretti ‘sotto casa dello sconfitto Enzo Perciballi’. Bene, caro consigliere di minoranza Di Cosimo ti ricordo che quella notte, a differenza dello scorso recente 11 giugno, quando il vostro corteo passò davanti casa nostra, ci riempiste il giardino di bigliettini, manifesti e locandine della lista ‘Insieme per (de)crescere’. In quella occasione noi non vi accusammo sui giornali, ma ci limitammo a pulire riempiendo cinque grandi buste nere, in paziente attesa che arrivasse lo scorso 11 giugno. Perché a lungo andare anche i buoni comportamenti e la capacità di subire le offese altrui con discrezione, pagano. Memmo Di Cosimo conclude il suo intervento allucinante invitando a riflettere sull’accaduto e sul fatto che il ruolo istituzionale imporrebbe la cultura del rispetto e della pacificazione. Se soltanto il consigliere di minoranza si fosse degnato di presenziare alla cerimonia di convalida degli eletti, alla quale oltretutto avrebbe dovuto essere direttamente interessato in rispetto di quei 1124 cittadini che, votando la sua lista, lo hanno mandato all’opposizione, avrebbe ascoltato le mie parole subito dopo che la commissione elettorale mi ha proclamato sindaco di Boville Ernica. Come facilmente verificabile da video e articoli di giornale in circolazione in quella circostanza, dopo aver letto i nomi di tutti gli eletti, ivi compreso il suo, fra le altre cose ho detto: ‘la campagna elettorale è finita, quelli che erano avversari ora sono cittadini di Boville Ernica’. E in un altro passaggio ho aggiunto: ‘devo essere il sindaco di tutti’ usando l’imperativo categorico che implica non una promessa bensì una certezza. Per cui al consigliere di minoranza Memmo Di Cosimo dico: io ho avuto rispetto anche per i tuoi 1124 elettori e per gli elettori di tutti gli altri candidati sindaci, perché dall’11 giugno sono tutti concittadini di cui mi debbo occupare. Mi auguro che da oggi in poi tu possa fare altrettanto con una lunga e proficua opposizione”.