Boville, Memmo Di Cosimo: ‘Cultura, associazionismo e agricoltura’

Cultura, associazionismo e agricoltura: la ricetta di Di Cosimo per restituire dignità al territorio.

Quale sarà il suo primo impegno?
“Il mio primo impegno sarà quello di riportare lo sportello bancario in Centro. Andrò personalmente a parlare con la BPF. È impensabile non poter usufruire di un servizio così importante ai fini economici e non solo. Insieme alla banca anche i valori bollati e poi a seguire tanti altri servizi”.

Evasione tributi: come pensa di rimettere in ordine il settore?
“Pagare le tasse è un dovere legale ma anche morale. I cittadini vanno però messi nelle condizioni di pagarle. Il fatto che la Corte dei conti abbia obbligato tutti gli Enti ad andare a ritroso per il recupero degli evasori è importante quando si tratta di evasione con dolo. Diversamente è andare a perseguitare cittadini che si sono visti recapitare bollette con more di interessi per tributi non versati e che nessuno gli aveva detto di versare. In questo caso, andrebbero riconosciute situazioni diverse. Ognuno deve portare a spalla i pesi che può portare, soprattutto quando non c’è dolo. Credo sia arrivato anche il momento di riscuotere i tributi andando a togliere le concessioni a società esterne, ridando quindi centralità all’Ufficio Tributi del Comune con regolamenti che tutelino esercenti e famiglie”.

È possibile pensare ad un sistema di incentivazione per chi investe nel centro storico?
“Il centro storico appartiene a tutti e renderlo attrattivo vuol dire anche far ripartire l’economia di un territorio. Non è più possibile vedere tutte quelle serrande chiuse: basterebbe poco. Iniziamo a dire a tutti gli esercenti del territorio che chi vuole aprire anche solo un punto vendita in Centro può usufruire di sgravi, per due o tre anni, sui tributi che il Comune incassa. Aprire una serranda nel cuore del borgo vuol dire creare occupazione e un’attrattiva per chi viene, con ulteriori benefici per tutto il territorio”.

Viabilità comunale: esistono situazioni di difficoltà come pensa di intervenire?
“Dobbiamo cercare di inserirci nelle misure di finanziamento del PSR ma anche della Regione. Le nostre strade sono ormai ridotte ad un colabrodo, è arrivato il momento di bitumare tutte le vie comunali e di spingere anche la Provincia affinché i tratti di sua competenza possano ritrovare uno splendore diverso da quello attuale”.

Politiche culturali: esistono associazioni che lavorano sul territorio e una biblioteca che funziona. Come mettere a frutto queste risorse?
“Un progetto che può funzionare in tal senso è la Consulta delle Associazioni. E’ arrivato il momento di coinvolgere tutti gli attori sociali ed economici del territorio. Queste situazioni possono servire a far ripartire quello che è il virtuosismo economico del nostro territorio e credo anche che tutte le manifestazioni culturali che verranno fatte coinvolgendo le associazioni, ma anche ridando centralità alla scuola media, possano in qualche modo contribuire a far ripartire il nostro territorio”.

Giovani e lavoro: l’amministrazione comunale può creare le condizioni sociali ed economiche perché nascano nuovi posti di occupazione sul territorio. Quali idee ha per favorirle?
“Puntiamo su un progetto mirato a favorire una sorta di associazionismo agricolo. Il settore agricolo in Italia è ormai considerato una vera risorsa economica e noi non possiamo non tenerne conto. Dobbiamo perciò fare in modo di inserirci nei canali giusti. Abbiamo prodotti importanti come l’olio, il vino, ortaggi a chilometri zero che dobbiamo valorizzare. Ciò significa anche tenere in ordine l’ambiente perché i campi coltivati creano meno danni e più economia. Oggi la gente vuole mangiare bene e un discorso del genere si può promuovere investendo proprio sulla forza lavoro giovanile”.