Basket, a Veroli scoppia la polemica

«In relazione ad alcuni articoli ed alcune interviste comparse su vari siti internet, l’associazione sportiva Basket Academy, nel rispetto di tutti i suoi tesserati, dei genitori, degli sponsor e di tutti i sostenitori, vuole precisare alcune informazioni – affermano dirigenti di Basket Academy – Ultimamente, volutamente o meno, si tende a dimenticare che nel territorio di Veroli esiste la nostra associazione. Il Basket Academy settimanalmente svolge le proprie lezioni di minibasket, gli allenamenti del settore giovanile e della prima squadra e i progetti scuola entrando in contatto con circa 300 famiglie. Il solo settore minibasket è composto da 90 tra bambini e bambine e il settore giovanile da altri 30 ragazzi. La nostra attività si svolge a Veroli, l’unica squadra che si allena a Frosinone è la serie D, benché anche la stessa prima squadra ha svolto diversi allenamenti nella palestra di Santa Francesca, frazione del paese ernico. Anche le gare interne della formazione under 18 del Basket Academy si svolgono a Frosinone, per un motivo semplice: l’assenza di un campo regolamentare per le partite della Federazione Italiana di Pallacanestro nel territorio di Veroli. La formazione della serie D è la più giovane dell’intero campionato. Il play e l’ala titolare sono nati nel 1999. Al suo interno tutti i componenti hanno giocato almeno un anno nel settore giovanile del Basket Veroli. Infine, per onor di cronaca, i numeri degli iscritti al minibasket superano quelli degli anni in cui c’era ancora il Pala Coccia e la serie A. Questi sono i nostri numeri non avendo disposizione né palestre regolamentari né riscaldate. Invitiamo perciò tutti coloro che continuano a scrivere inesattezze sulla pallacanestro a Veroli, i siti che volutamente ci ignorano, ad avere rispetto per la nostra associazione, in particolare per tutti i bambini, i ragazzi e per tutte le loro famiglie che con passione vengono ogni giorno a giocare a Basket da noi. Tendiamo a rassicurarli, ribadendo con fermezza che noi continueremo a svolgere la nostra attività a Veroli, consapevoli della serietà del lavoro svolto fino ad ora, della capacità di aver mantenuto viva nei bambini la passione per la pallacanestro in un momento dove la maggior parte delle persone che salivano sul carro dei vincitori alle prime difficoltà sono scesi e ribadendo che senza la testardaggine e la competenza del nostro responsabile, Francesco Calcabina, che solo per sua volontà, dopo la chiusura del Pala Coccia e del pallone, ha continuato a credere nel minibasket e nel settore giovanile; oggi i nostri 120 iscritti non giocherebbero a pallacanestro, e, come qualcuno vuole far credere, si aspetterebbe solo l’apertura del pallone a Casamari o del Pala Coccia per tornare a parlare di Basket a Veroli».